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martedì 14 giugno 2011

UN RISULTATO STORICO! TRASFORMIAMOLO IN UNA SVOLTA EPOCALE!


“Dall’esito del voto che si sta ormai delineando arrivano due messaggi forti e chiari. Il primo è che i cittadini bocciano in massa quattro norme di legge approvate dal governo Berlusconi. Una sonora bocciatura che, dopo quella delle recenti elezioni, dovrebbe indurre il premier a trarre le dovute conseguenze: tornare a casa e ridare la parola al popolo italiano.
Il secondo messaggio, ancora più importante, arriva in particolare dai referendum sull’acqua ed è diretto agli schieramenti di centrosinistra e centrodestra, che i questi anni hanno entrambi fatto a gara per privatizzare, liberalizzare ed assecondare le pretese della grande imprenditoria confindustriale. Dopo oltre un ventennio di incontrastato “pensiero unico” liberista, il popolo italiano dice forte e chiaro che non si fida del mercato e dell’invadenza del privato, con le sue logiche del massimo profitto ad ogni costo.
Le ragioni della grande impresa non sono le ragioni del Paese. I cittadini chiedono garanzie, giustizia sociale e diritti per tutti. Lo chiedono alla politica, al sistema pubblico; e chiedono a gran voce di poter contare, cambiare la politica, dire la propria, come in questo caso, ben oltre l’espressione del voto elettorale.”

di Massimo Rossi – Portavoce Federazione della Sinistra

www.federazionedellasinistra.com

4 volte contenti!

Il Comitato Referendario cittadino di S. Marinella plaude al risultato referendario, sorprendentemente chiaro ed inequivocabile, raggiunto su scala nazionale. Si esprime soddisfazione per il superamento del quorum , seppure di pochissimo (50,7%), persino a S. Marinella: una piazza decisamente difficile e su cui il Comitato, con povere risorse, ha concentrato i suoi sforzi.
La sera del 13 giugno, dopo lo spoglio, si è festeggiato con spumante e cannoli siciliani la doppia vittoria, nazionale e locale, da moltiplicare per quattro! Il boicottaggio del governo, l’assoluta censura informativa, lo slittamento del referendum a scuole chiuse e a vacanze estive già praticamente iniziate, lo scorporo dalle amministrative, non ha impedito agli elettori (anche santamarinellesi) di capire esattamente quale fosse la posta in gioco e su che cosa si fosse chiamati a decidere. La privatizzazione obbligatoria della gestione dell’acqua e l’assurdità di costruire centrali nucleare su una striscia di terra sottile come l’Italia, sismica per metà e per l’altra metà in dissesto idrogeologico, con gravissimi problemi irrisolti di rifiuti solidi urbani (figuriamoci delle scorie), hanno chiamato al voto un elettorato trasversale. Gli amministratori locali, sia di destra che di sinistra, avevano già annunciato in campagna elettorale il loro rifiuto ad ospitare centrali nucleari sui loro territori (vedi Montalto). Ma la stessa percentuale di voti, anzi persino maggiore, è stata raggiunta dai due referendum sull’acqua. Anche nel nostro territorio esistono comuni virtuosi, come Ladispoli, in cui la gestione dell’acqua pubblica rappresenta un’eccellenza per l’efficienza del servizio: sia per l’ottima qualità dell’acqua erogata, sia per i bassi costi di utenza, tutti investiti (tutti!) nel miglioramento della rete idrica ed in riparazioni in tempi record, e non nel profitto di alcun investitore privato. Noi crediamo che esempi di questo tipo vadano emulati e non cancellati, come il decreto Ronchi ha cercato di fare. Anche la richiesta di abrogare il legittimo impedimento, una palese violazione dell’eguaglianza di cittadini di fronte alla legge, manda un chiaro segnale alla classe politica: i cittadini voglio contare e vogliono che la loro voce sia ascoltata e non ignorata, come si è cercato di fare. Per questo la vittoria del 13 giugno 2011 rappresenta, soprattutto, un grande successo della democrazia e della partecipazione “dal basso”.
La sinergia di comitati associazioni, cittadini e soggetti politici ha funzionato in modo produttivo. Ci auguriamo che la sinergia continui.

Comitato referendario cittadino di S. Marinella

venerdì 10 giugno 2011

Il Comitato Referendario cittadino chiude la sua campagna

Il Comitato referendario cittadino per il Sì all’abrogazione dell’obbligo di privatizzazione dell’acqua e il Sì all’abrogazione della legge che autorizza la costruzione di centrali nucleari in Italia, costituitosi il 14 aprile 2011, chiude le attività di informazione e propaganda.

Nel corso di questi due mesi il Comitato ha organizzato il volantinaggio ogni giovedì al mercato, tavolini informativi ogni domenica in passeggiata, volantinaggi in spiaggia e alla stazione, distribuzione di gadgets, la prenotazione e l’utilizzo delle plance referendarie per l’affissione dei manifesti e, infine, la riuscita manifestazione di domenica 5 giugno “Ricordando Fukshima”. La manifestazione per la promozione del Sì al referendum ha visto una sorprendente partecipazione di pubblico offrendo uno spettacolo di altissima qualità, come hanno dimostrato gli applausi alle incantevoli interpretazioni delle soprano, dei musicisti, delle lettrici. L’introduzione dell’Ingegnere nucleare Germano Di Francesco ha spiegato con efficacia e chiarezza il perché le centrali nucleari siano “intrinsecamente insicure”, in quanto non prevedono alcuna possibilità di “spegnimento” ed interruzione dei processi a catena in caso di incidente. Esse sono inoltre indubbiamente antieconomiche, visti gli altissimi costi dell’estrazione dell’uranio, del suo arricchimento, della messa in sicurezza della centrale, del suo smantellamento, che da solo assorbe ¼ dei costi totali della produzione; per non parlare del problema irrisolto delle scorie e del loro stoccaggio. Il nucleare non risolverebbe il problema della nostra dipendenza da fonti energetiche di importazione e, a fronte di una quarantina di anni d’attività di una centrale, si lascerebbero alle future generazioni siti non bonificabili per almeno 200.000 anni. Questa è la ragione per cui Germania e Svizzera hanno recentemente decretato la chiusura delle centrali nucleare attualmente in funzione nel loro territorio. La manifestazione, che è cosa diversa da un dibattito o da una convegno, è stata promossa a dal Comitato referendario e non da partiti nè dalle liste civiche, come è stato erroneamente scritto da qualche sprovveduto.

Grazie alla generosa disponibilità dei promotori, con pochissime risorse (persino il materiale di propaganda è stato distribuito in fotocopia, dato che i Comitati referendari nazionali si sono dovuti totalmente autofinanziare) sono stati raggiunti moltissimi cittadini spesso disinformati, vista l’aperto boicottaggio operato dal governo a questi referendum, ricorrendo a veri colpi di mano (dal mancato accorpamento del referendum con le amministrative fino all’ultimo ricorso “in extremis” alla Corte Costituzionale).

Il Comitato naturalmente non smobilita ma monitorerà l’andamento del voto, dandosi fin d’ora appuntamento alla conclusione dello spoglio per commentarne il risultato.

L’impressione è che il “quorum” sia, questa volta, raggiungibile, malgrado la fisiologica astensione. Invitiamo caldamente tutti i cittadini a recarsi alle urne, dando prova di voler sostenere e partecipare a questa grande prova di democrazia dal basso, totalmente auto organizzata, in difesa dei beni comuni.

Comitato referendario cittadino

martedì 7 giugno 2011

Una bella serata contro il nucleare

Domenica scorsa presso la sala Flaminia Odescalchi eravamo in tanti!
Per ricordare Fukushima e per ricordarci dei referendum.
Bella l'introduzione dell'Ing. Di Francesco che in un linguaggio comprensibile ci ha spiegato perché dire no al nucleare in Italia, toccanti le letture del gruppo di lettura dell'Associazione Le Voci, bella l'esibzione pop-blues dei ragazzi del posto, ma non me ne vogliano gli altri, il clou della serata sono state le interpretazione delle soprano giapponesi accompagnate splendidamente al pianoforte.
Un silenzio profondo ne ha accompagnato l'esibizione e gli applausi ne hanno decretato il successo.
Un grazie a tutti coloro i quali hanno reso possibile questa bella serata.
A Santa Marinella purtroppo non se ne vedono mai....

giovedì 2 giugno 2011

Domenica ricordiamo Fukushima: mai più nucleare!

Il Comitato Referendario contro il nucleare di Santa Marinella presenta Domenica 5 Giugno 2011, alle ore 21.00,
presso la Sala Flaminia Odescalchi di Santa Marinella (Via della Libertà, Chiesa di S. Giuseppe) lo spettacolo: Ricordando Fukushima Musica, immagini e parole per il referendum contro il nucleare.

Si tratta di un incontro-Spettacolo di solidarietà con le vittime della tragedia di Fukushima. Parteciperà il gruppo jazz E-Layes ed i cantanti Yukiko Kondo - Ciocca (soprano), Keiko Morikawa (soprano), accompagnati dal pianoforte di Yukari Nakayama. Stefania Massera, Raffaella D'Ovidio, Cristina Bomboi del gruppo di lettura -Associazione Le Voci, presenteranno brani letterari ispirati ai temi referendari su acqua e nucleare.

Germano Di Francesco, ingegnere nucleare, presenterà una breve relazione tecnica sulle ragioni del SI' al referendum sul nucleare. Il tutto sarà corredato da immagini e video su quanto accaduto intorno alle centrale giapponese.

L'ingresso è a sottoscrizione volontaria.

Partecipate numerosi!


Il comitato referendario cittadino contro il nucleare e in difesa dell'acqua pubblica

[comunicato] Referendum, censurata arroganza del governo. Ora tutti al voto!

“Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, oltre 80 associazioni a favore del referendum contro il ritorno all’atomo, plaude alla decisione della Corte, che “ha arginato i trucchi e gli ipocriti ‘arrivederci’ al nucleare e ha ricondotto la questione nell’alveo delle regole istituzionali, contro l’inaccettabile tentato scippo di democrazia”.

Secondo le associazioni “oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall’Italia. Domenica 12 giugno tutti al voto contro il nucleare.